Dopo essersi dedicato alla pratica delle percussioni africane e della batteria, Idriss Damien inizia lo studio del flauto traverso presso il Centro di Formazione dei Professionisti della Musica di Lione, presso la Scuola Nazionale di Musica di Villeurbanne e in seguito al Conservatorio di Nizza. Segue i suoi corsi di musica classica, studia il jazz e le percussioni orientali.
Artista permanente della Friche RVI di Lione, riesce a fondere la sua arte di improvvisazione a pratiche multidisciplinari, portandolo a collaborare con il teatro, la danza contemporanea, il soundpainting, la poesia, il teatro d’ombre, il flamenco, l’hip hop, la musica elettroacustica e il jazz contemporaneo.
Appassionato di storia e di spiritualità, nel 2010 ha creato una fondazione dedicata alle musiche antiche e sacre. Ha inciso 3 album – Souffles, Sacrés e Luminarium (Respiri, Sacri e Luminarium) – che esplorano le musiche antiche e sacre del bacino del Mediterraneo dal quarto al dodicesimo secolo, le musiche contemplative dell’Africa, dell’India e dell’Asia Minore. Nel 2018 ha registrato anche un album dedicato all’improvvisazione libera, sulle Isole di Lerino in Francia.
Idriss Damien ha collaborato con artisti di ogni tipo, insieme ai quali ha suonato in Europa, Africa dell’ovest, Israele, Palestina, Turchia, Grecia e Stati Uniti. In particolare, ha condiviso il palco con Jean Paul Lécot, Michel Doneda, Barre Philips, Jacques Bonnafé, Paco Séry, Michel Godard, Fati Mariko, Hovnatan Avidékian….
Le sue ricerche sonore su flauti primitivi ed altri strumenti antichi, gli hanno permesso di avvicinarsi ad estetiche differenti e all’utilizzo di tecniche di produzione del suono rare, offrendo un vasto repertorio che va dall’arco a bocca e i kazoo, fino alla musica contemporanea passando per la classica di Johann Sebastian Bach.