« C’era una volta un meticciato visivo. L’inchiostro della Cina e il collage come mezzo di creazione. C’erano una volta parole e immagini, delle immagini che generano viaggi…ambientazione di racconti »
Justine Verneret è intervenuta nel contesto di un laboratorio artistico e culturale “Fotografia e Arti visive” nella misura di due ore settimanali per la durata dell’anno scolastico. Questo laboratorio era destinato principalmente agli alunni dell’UPI (Unità Pedagogica di Integrazione), programma che accoglie adolescenti portatori di handicap seguiti da Nathalie Rif.
L’albero dell’Amore
« Un giorno, mentre passeggiavo in un parco, inciampai su di un albero. Non un albero spoglio, un albero verde, il più bel verde che c’è al mondo. Alto, bello, era imponente e aveva dei fiori rosa e blu. Vidi un ragazzo ed una ragazza che leggevano un libro sotto l’albero, e d’improvviso si innamorarono. Decisi allora di andarci tutti i giorni, e ogni giorno vidi un ragazzo ed una ragazza innamorarsi. Decisi allora di andarci tutti i giorni, e ogni giorno vidi un ragazzo ed una ragazza innamorarsi. Lo chiamai quindi l’albero degli innamorati. Un giorno, si ammalò. Cercammo dei rimedi per curarlo ma non ne trovammo. Tentammo di trovare persone che potessero aiutare l’albero. Ne chiamammo tre. Il primo era un cantante di alberi. Provò il suo canto, ma sull’albero non ebbe alcun effetto. Il secondo ci posò della terra sopra. Ma non funzionò nemmeno questo. Infine il terzo lo toccò e disse: « E’ innamorato, bisogna piantare accanto a lui l’albero che ama ». Sicché, trovammo la sua innamorata e d’un tratto riprese forma. I suoi rami si raddrizzarono, le sue foglie tornarono a brillare.
Qualche tempo dopo, ci furono tanti piccoli semi. »