« Questo progetto si colloca all’interno di una volontà espressa da parte del Centro di Animazione Saint Jean di Villeurbanne, di sviluppare il ruolo dell’arte e della cultura nell’accompagnamento sociale delle comunità, e della volontà della galleria Le Bleu du Ciel (Il Blu del Cielo) di raggiungere nuovi spettatori lontani dall’offerta culturale.
Questa iniziativa risulta essere anche il frutto di un incontro. Difatti, il fotografo cinese Yan Gao aveva già esposto al Bleu du Ciel un lavoro fotografico denominato “In transito”, che denunciava le condizioni di alloggio delle persone straniere. È stato dunque frutto del contatto con la propria esperienza di migrante e con la propria storia, che il suo processo lavorativo si è realizzato.
In particolare, è stato proprio in rapporto a questa sensibilità comune verso i temi dell’espatrio e del territorio, che è nata l’idea di condurre un laboratorio fotografico con i membri del corso socio linguistico del Centro Saint Jean.
Questo laboratorio affronta due dimensioni: la memoria e la città, partendo dall’ipotesi che l’espatrio possa essere fonte di creazione. L’emigrazione può anche rivelarsi essere la speranza in un altrove migliore, dove si possono finalmente posare i propri bagagli e costruire un nuovo percorso nel mondo; espatriare, cambiare luogo, cambiare il proprio sguardo. La pratica artistica permette questa apertura, questa possibilità alla gioia, questo arricchimento dell’anima, questa luce che lo sradicamento minaccia di spegnere. »
Marie-Jeanne Verneret,
Formatrice presso FLE (français langue étrangère)
« La questione del legame tra espatrio e creazione ci tocca molto in quanto il contenuto delle valigie di coloro che sono venuti a stabilirsi in questa città, è immenso. Va ben al di là dei loro umili effetti personali. Rappresenta la memoria dei popoli, i loro vagabondaggi, i cammini percorsi, gli sforzi per costruirsi. »
« Questo laboratorio viene considerato come un atto sperimentale, il che significa creare un legame tra il mondo professionale dell’arte e l’insegnamento, nel contesto del centro sociale, e coinvolgere un “altro pubblico”. Si tratta di stranieri che vivono nel territorio francese. Si trovano spesso in una condizione instabile, ma hanno tutti una doppia esperienza culturale e delle aspettative positive verso la loro nuova città. »